LEAN MANUFACTURING, SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE

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La tua società presenta i sintomi dell’invecchiamento?

La ricetta giusta per curare la tua patologia è il giusto dosaggio di tre medicamenti, Lean Manufacturing, Sostenibilità e Digitalizzazione, e delle loro sinergie.

 

 

Il primo step dopo aver capito che bisogna curarsi in tempo è mappare ed analizzare i processi.

“No Muda” e sostenibilità

Si coglieranno subito le opportunità per ridurre gli sprechi. I termini valore e spreco come in passato tengono in considerazione il tempo, lo spazio, lo sforzo umano, l’impiego di macchine, materiali e risorse. Ora la prospettiva diventa più ampia perché si aggiungono elementi facilmente associabili, come consumi di energia, acqua e CO2, ma anche altri, come gli impatti sull’ ambiente lavorativo, sul consumatore e sul tessuto sociale.

 

 

Il miglioramento continuo per un processo snello e sostenibile

Il miglioramento continuo, a prescindere dalla metodologia adottata, va dunque declinato su più dimensioni. Lo scopo dei progetti deve essere quello di eliminare sprechi a 360°, eliminare colli di bottiglia ed avere come stella polare un processo snello e sostenibile.

Snello non vuole dire togliere vincoli in senso assoluto, perché non consentirebbe di mantenere la giusta rotta, ma di tracciare il percorso migliore ed essere comunque pronti alla deviazione ed al cambiamento.

L’opportunità della Digitalizzazione

La digitalizzazione spesso offre soluzioni intelligenti ed è un errore non considerare, quando si ridisegna un processo, le opportunità che offrono le nuove tecnologie.

Prima di tutto devi assicurare una infrastruttura IT adeguata a fare coesistere quello che è già presente e deve essere mantenuto, quello che sarà introdotto e quello che è necessario proteggere per business continuity e per normative vigenti.

Poi bisogna capire quali sono oggettivamente le nuove tecnologie che aggiungono valore e rendono il processo più snello. Contemporaneamente bisogna stare molto attenti a non replicare in elettronico il processo come era gestito a carta, perché spesso riduce le potenzialità.

“Roma non fuit una die condite”

Un altro elemento importante che deve essere considerato in questo caso è l’opportunità dell’intervento. Distinguere cosa è urgente, cosa è importante e quando si è pronti.

Bisogna capire cosa deve e può essere implementato subito con i mezzi e le risorse disponibili da cosa deve essere affrontato in un secondo tempo preparando risorse e mezzi adeguati.

La squadra

Certo che, chi ha partecipato a progetti Lean, Six Sigma, Agile o implementazione di applicativi o chi ha vissuto realtà aziendali in trasformazione, ha ben chiaro che le persone non sono un numero adimensionale. Nella ricetta per fare funzionare un’azienda devono essere presenti tutti i componenti nella quantità giusta e quando un componente è inferiore ad uno conviene condividerlo piuttosto che privarsene.

Entrando in YOURgroup si comprende bene come questo si possa fare e come le diversità sia una ricchezza.

Il dottore

Ogni azienda è diversa ed è fondamentale che ci sia un professionista che riesca a fare la corretta diagnosi per proporre ed applicare la corretta terapia.

Esiste un grande differenza fra un esercizio scolastico di applicazione di una metodologia dopo aver seguito un corso di formazione ed essere assistiti da un professionista che ha già vissuto sulla propria pelle successi e sconfitte applicandola.

 

Conclusioni

Per riuscire ad attuare bene un ammodernamento green che vada oltre al greenwashing (bugie a gambe corte) è necessario che alla guida del programma ci sia il giusto “dottore”, che si crei una cultura lean, green e digitale, e che si abbia a disposizione una rete di esperti esterni che possa contribuire quando necessario alla riuscita del programma stesso.

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